Scoprire i cocktail dell’antica rotta Genova – New York

cocktail e drink

Il Grand Tour

Genova ha rappresentato per secoli, sino all’avvento degli aerei, uno degli ingressi principali alla “Vecchia Europa”, un mondo che prima del cinema e della tv, apparteneva alla letteratura e all’arte e di questa era parte imprescindibile.

Si chiamava “Grand Tour” ed era il viaggio iniziatico che gli aristocratici francesi, americani ma soprattutto inglesi intraprendevano attraverso i grandi centri dell’Europa per assorbire non soltanto la salubrità del clima (soprattutto in Italia) ma anche per vedere, annotare, vivere per qualche istante vicino alle antiche vestigia di Roma antica, Venezia o Firenze. 
Con le navi sempre più potenti e confortevoli i collegamenti Genova – Southampton – New York e ritorno erano nel loro genere, un viaggio all’interno del viaggio. Lo scrittore inglese Evelyn Waugh descrive mirabilmente nel suo romanzo “Una manciata di polvere” l’atmosfera dei viaggi tranlatlantici, la loro esclusività e il sapore esotico ineguagliabile che si poteva vivere a bordo di queste navi se ti potevi permettere la prima classe.

Ed è in questa compagnia, tra signore aristocratiche e gentleman arricchiti dal petrolio che i cocktail, nati per lo più negli USA nella seconda metà dell’800 trasmigrano verso l’Europa e sbarcano a Genova. Perché i primi bartender a bordo, edotti sulle mode del Nuovo Mondo non tardarono a riproporre ai loro esclusivi clienti queste bevande dai nomi esotici e seducenti e tra loro c’erano anche molti genovesi. Fu così che terminate le due guerre mondiali quando non c’era il rischio di essere afndati dagli U-boot tedeschi, i viaggi tra USA e Europa si infittirono e quando non ne potevano più dopo anni di mare i bartender genovesi si fermavano e aprivano un bar.

Lino Cairoli, in piazza Alimonda, alla Foce, ne aprì uno, era una latteria ai tempi ma adesso è universalmente conosciuto come “Bar Lino”. Qui arrivavano i barman che scendevano dalla Michelangelo e dalla Raffaello e progressivamente si allungò la lista dei cocktail. Andava di moda tra i genovesi un cocktail che si chiamava “Special” una specie di Negroni più aromatico che aveva il Biancosarti invece della parte di gin.

Da allora in poi la discendenza dal bar Lino verso i prestigiosi locali del centro si è infittita, oggi Genova è una delle poche città italiane dove è possibile bere cocktail fedeli alla tradizione ma anche con sofisticate innovazioni.