I Ricchi e Poveri il gruppo genovese famoso nel mondo

Ricchi e Poveri, storia e curiosità di un gruppo musicale genovese che ha fatto storia e che non poteva mancare nella nostra rubrica Genova Sound.

Ma cominciamo dall’inizio. Nel 1963 due ragazzi, Angelo Sotgiu (Trinità d’Agultu, 22 febbraio 1946) e Franco Gatti (Genova, 4 ottobre 1942) entrarono a far parte di un complesso genovese chiamati i Jets (da non confondere con un altro gruppo genovese i J.E.T. poi Matia Bazar). E proprio con i Jets Franco e Angelo fecero le loro prime esperienze discografiche, incidendo quattro 45 giri, tra il 1963 e il 1964, per l’etichetta ITV di Genova.

Una sera conobbero Angela Brambati (Genova, 20 ottobre 1947) che cantava, in una balera alla periferia di Genova, con il complesso i Preistorici (anche loro incidevano per la ITV), i due rimasero colpiti dalla sua voce, tanto da soprannominarla la “Rita Pavone genovese”.

Quando il batterista Gianni Belleno lasciò i Jets per entrare nei New Trolls, il complesso si sciolse. Angelo e Franco, grazie all’incontro avuto con Angela, decisero di formare un gruppo vocale, due uomini e due donne, sullo stile dei Mama’s & Papa’s. Angela fece presente ai due che c’era una sua amica che cantava molto bene, andarono ad ascoltarla e le fecero la proposta. Lei era Marina Occhiena (Genova, 10 marzo 1950) che aveva già inciso un 45 giri (“Insegnami ad amare” 1965) con scarsa fortuna, accettò, era il 1967: i Fama Medium erano stati costituiti.

Grazie all’intercessione di Fabrizio De Andrè, il quartetto vocale andò a Milano per un provino discografico che, però, non ebbe esito positivo. In un provino successivo, presso un’altra casa discografica, i ragazzi furono ascoltati dal direttore artistico, un certo Sig. Califano Franco, che restò entusiasta dalla miscela vocale appena ascoltata, subito si propose e venne accettato come loro manager e produttore. Li fece studiare alcuni mesi, cambiò loro il nome in Ricchi e Poveri e li iscrisse al Cantagiro (1968) con “L’ultimo amore”, cover di “Everlasting love” dei Love Affair. Vinsero la tappa di Perugia dove, al momento della premiazione, un gruppo di contestatori iniziò a lanciare oggetti sul palco creando un clima di tensione tale che la premiazione fu sospesa.

Nel 1970 erano, per la prima volta, al Festival di Sanremo con “La prima cosa bella” di Nicola Di Bari, sostituendo Gianni Morandi che aveva rifiutato la canzone, e si classificarono secondi ottenendo un grande successo. Sempre nel ‘70 parteciparono alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia con “Primo sole primo fiore” e nuovamente al Cantagiro con “In questa città”, vincendo due tappe: Recoaro e Benevento. Portarono la stessa canzone al Festivalbar classificandosi al quarto posto. Nel 1971 i quattro giovani arrivarono ancora secondi a Sanremo con “Che sarà” in coppia con José Feliciano che li fece conoscere in tutto il Sud America.

Nel ‘72 e nel ’73 erano ancora a Sanremo rispettivamente con: “Un diadema di ciliegie” e “Dolce frutto”. Nel 1974 entrarono a fare parte del progetto teatrale “Teatro Music Hall” organizzato da Pippo Baudo, che per il titolo dello spettacolo scelse proprio l’ultima canzone presentata da loro a Canzonissima “Penso, sorrido e canto”. Si trattava di uno spettacolo itinerante sotto un tendone da circo. Nello stesso anno vennero chiamati per recitare in una operetta in versione televisiva “No no Nanette”, in cui, sotto la direzione di Garinei e Giovannini e le coreografie di Don Lurio, affiancarono Elisabetta Viviani, Ave Ninchi, Gianni Agus, Lisa Gastoni ed una giovanissima Loredana Berté.

Walter Chiari li volle nello spettacolo “Chiari di luna” e collaborarono infine allo show Tv “Tante Scuse” con Raimondo Vianello e Sandra Mondaini cantando la sigla di chiusura “Non pensarci più”. 1976: dopo la partecipazione a Sanremo con “Due storie di musicanti” partirono per una tournée teatrale con Walter Chiari dal titolo “Chi vuol essere lieto sia”, commedia che vinse il Biglietto d’Oro per l’alto numero repliche realizzate.

Per i Ricchi e Poveri furono davvero anni gloriosi, poi un bel giorno arrivò un “fulmine a ciel sereno”, si era nel 1981: Marina Occhiena abbandonava il gruppo per intraprendere la carriera solista (o la separazione ci fu per dissidi interni?), ma Angela, Angelo e Franco non si persero d’animo e, mantenendo la loro compattezza ed armonia, iniziarono una terrificante escalation di successi a partire dal Festival di Sanremo, dove presentarono “Sarà perché ti amo”, che rimase in vetta alle classifiche italiane per otto mesi, cinque in Belgio e Francia, tre in Austria, quattro in Germania e sei in Spagna, conquistandosi il titolo di “Singolo italiano più venduto del 1981”.

Gli anni ’80 li consacrarono nell’olimpo della musica leggera .

Nel 1982 “Mamma Maria” diventò uno dei dischi a 33 giri più venduti in Europa e il motivo “Come vorrei” contenuto nell’LP diventò la sigla dello Show Tv Portobello del presentatore genovese Enzo Tortora. Nel 1985, i tre Ricchi e Poveri finalmente vinsero il Festival di Sanremo con “Se m’innamoro”.

Gli anni ‘90 furono quelli del grande successo televisivo, della trionfale tournée in Russia e di un nuovo lavoro discografico: “Parla col cuore”, contenente alcuni successi e sei brani inediti composti dal terzetto. Nel 2004, parteciparono alla prima edizione del reality show “Music Farm”, condotto da Amadeus, vincendo a sorpresa la sfida contro Loredana Bertè e arrivando terzi nella graduatoria finale. Fu molto apprezzata la loro versione di “Salirò” (di Daniele Silvestri), di “Poster” (di Claudio Baglioni) e del duetto realizzato con Loredana Bertè per “Sarà perché ti amo”, inserite nel CD compilation della trasmissione.

I Ricchi e Poveri con oltre 20 milioni di dischi venduti negli anni ‘70 e ‘80, hanno trasformato alcuni loro singoli in vere e proprie hit dell’anno, piazzate in vetta alle classifiche italiane e internazionali, procurando loro una notorietà mondiale e inserendoli nella stretta cerchia dei gruppi più longevi della musica leggera.

Ancora una volta da Genova una storia di grande successo.