Il trenino di Casella

Il trenino di Casella  evoca subito allegria e una gita fuori porta per qualsiasi genovese, bianco e rosso il suo colore di base, è entrato nell’immaginario collettivo di tutti i bambini genovesi come la gita da Genova a Casella passando per un percorso spettacolare tra valli e colline guardando il mare.

Nella Genova da scoprire che ci piace raccontare  non può certo mancare il trenino di Casella, che dopo una serie di vicissitudini storiche, dal 2010 è tornato protagonista riprendendo, grazia ad AMT, regolare servizio e aprendo nuovamente a turisti e cittadini la possibilità di utilizzare il trenino sia per normali spostamenti, sia per fare bellissime gite sulle colline genovesi.

Il primo di settembre 2020 per il trenino di Casella sono stati 91 anni.

LA STORIA:

L’ idea  di creare un collegamento più agevole tra Genova e il suo entroterra era già concreta nella seconda metà dell’Ottocento.
Il 21 Dicembre 1876 la Deputazione Provinciale di Genova, organo collegiale esecutivo della Provincia,  istituì  una specifica Commissione per lo studio di nuove strade di complemento.
Il tracciato della nuova via di comunicazione prevedeva la prosecuzione di via Assarotti, con partenza da Piazza Manin, per toccare i Preli, Trensasco e Torrazza, valicare l’Appennino in Crocetta d’Orero,  scendere a Casella e raggiungere la strada di collegamento della Valle Scrivia.
L’intendimento iniziale di costruire una strada carrabile subì diverse modifiche nel corso degli ultimi anni del XIX secolo, fino a trasformarsi nell’idea di un percorso ferroviario.

La costruzione del percorso per il trenino di Casella cominciò nel 1915, poi sospesa a causa della prima Guerra Mondiale, per poi riprendere nel 1921. L’inaugurazione avvenne il 1 settembre 1929.

Dopo l’inaugurazione, il “Trenino di Casella” entrò subito nel cuore dei Genovesi, che non avevano forse creduto del tutto alla buona riuscita del progetto di cui si dibatteva da oltre vent’anni.
Presto si rivelò la doppia anima della Ferrovia, utilizzata per svago da chi voleva godersi il verde dell’entroterra, o per raggiungere quotidianamente la città dai residenti delle zone attraversate, all’epoca certe zone erano  collegate solo da sentieri.


Il collegamento con Busalla, Torriglia e la Val Trebbia rimase però un ambizioso pensiero su carta, perché la mancanza di fondi non permise il prolungamento del percorso né, tantomeno, il raccordo con  la ferrovia Piacenza –Bettola.
I passeggeri però non mancavano e già dai primi anni dall’inizio del servizio, l’affluenza delle belle giornate festive, molto più elevata rispetto alla norma, abituò la direzione ferroviaria ad affrontare la maggior richiesta  predisponendo  estemporanei servizi “in bis” per accontentare i tanti avventori.
I primi “interscambi” tra vettore ferroviario e trasporto su gomma non tardarono ad entrare nelle modalità di spostamento di lavoratori e gitanti. Il servizio automobilistico che collegava Bolzaneto a Sant’Olcese già dal 1920, nel corso degli anni Trenta era cresciuto in modo esponenziale e nella stagione estiva le corse venivano prolungate fino al centro città, con una programmazione effettuata con l’intento di  favorire le coincidenze con la ferrovia.
Lo sviluppo turistico di questa zona dell’entroterra genovese, che dall’inizio dell’Ottocento aveva visto  la costruzione di molte ville dell’alta borghesia cittadina, ricevette nuovo impulso dall’arrivo della ferrovia.
Sorsero quindi, tra l’alta Val Polcevera e la Valle Scrivia, numerose ed eleganti abitazioni unifamiliari, destinate alla vacanza della borghesia genovese, che iniziava a sperimentare un nuovo concetto di “villeggiatura”, sempre più fuga dalla città e occasione per ritrovare la forma  e l’equilibrio con la natura.


I genovesi, non solo appartenenti ai ceti sociali più agiati, cominciarono a scegliere queste colline come meta per le gite della domenica, anche grazie al  tenore di vita più elevato del periodo ante guerra, che permetteva di dedicare una parte del proprio tempo a piacevoli attività ricreative.

OGGI:

Oggi il trenino di Casella offre diverse opportunità di escursioni, di gite, e percorsi che permettono di scoprire tutte le meraviglie dell’entroterra di Genova. Per tutte le info

Spettacolari le carrozze storiche utilizzate ancora oggi per giornate dedicate su prenotazione o per partecipare a diversi eventi.

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