Visita alle cucine storiche di Palazzo Spinola 25 / 26 / 27 settembre

Cucine storiche della dimora degli Spinola

VENERDI’ 25 SETTEMBRE 2020, alle ore 15.30 e alle ore 17.30

 

Nel pomeriggio di venerdì 25 settembre 2020alle ore 15.30 e alle ore 17.30, nel Salone del secondo piano nobile di Palazzo Spinola Farida Simonetti, direttore della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, presenterà al pubblico (massimo 17 persone) la nuova illuminazione delle Cucine storiche, secondo il progetto illuminotecnico di Mirella Vivioli e la messa in opera di Maurizio Bonato.

Restaurate nel 1992, le cucine ottocentesche del palazzo, uno degli ambienti più suggestivi dell’intera dimora, sono giunte prive di utensili, richiamati attraverso la riproduzione di quanto pubblicato nel “Vocabolario domestico genovese-italiano” di Angelo Paganini edito nel 1857. Gli oggetti raffigurati nelle tavole inserite in questo volume corrispondono a quelli elencati in cucina nell’inventario, steso verso la fine degli anni Trenta del XIX secolo, dei beni di Giacomo Spinola, cui si deve la ristrutturazione di quegli ambienti come oggi li vediamo.

Alcune vetrofanie tratte da quelle tavole “evocano” quindi gli strumenti in uso in quel temp. Altri utensili sono stati invece via via sostituiti in questi anni con oggetti reali grazie al coinvolgimento del pubblico che è stato invitato, attenendosi al “catalogo” proposto dal Paganini, a contribuire a riarredare la cucina degli Spinola con i suoi antichi utensili.

Grazie a questa iniziativa, ancora in corso, la Galleria ha ricevuto in dono un mortaio dall’Associazione “Siamo gente di mare”, un nucleo di rami provenienti da Villa Dufour a Mulinetti, nonché vari utensili donati da Franco Aguzzi, Eleana Isnardi, da Giovanni Travo e dalla famiglia Serando.

Sono inoltre qui conservate alcune preziose ceramiche, da tempo concesse in deposito dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Liguria, che furono recuperate nel 1990 da un Leudo affondato nelle acque antistanti Varazze durante il trasporto tra Savona e Genova di un carico di stoviglie e materiali ceramici realizzati tra il 1575 e il 1625. Vi si trovavano ciotole, giare, bacini, pentole, boccali, tegamini che oggi arredano le Cucine di Palazzo Spinola e che, insieme ai rami donati, contribuiscono a ricostruire il contesto d’uso di uno spazio tanto affascinante e davvero unico nel panorama museale locale e non solo.

In occasione degli incontri curati da Farida Simonetti (venerdì 25 settembre ore 15.30 e 17.30, max 17 persone con prenotazione obbligatoria) e delle aperture straordinarie della Galleria in concomitanza con le Giornate Europee del Patrimonio (sabato 26 settembre ore 9.30-13.30 e 19.30-22.30; domenica 27 settembre ore 14.30-18.30), i visitatori potranno ricevere in omaggio, sino a esaurimento, una copia del volume, a cura di Farida Simonetti, Una cucina a Genova nell’Ottocento. Storia e cultura del cibo da documento dell’Archivio Spinola di Pellicceria (Sagep Editore), dedicato alla cucina della dimora di una delle più prestigiose famiglie aristocratiche genovesi, gli Spinola di Pellicceria.

Attraverso questo testo la cucina si rianima di persone, cuochi, contadini, bottegai, si risentono i rumori dei tanti utensili con cui era attrezzata e si possono immaginare persino gli odori degli alimenti e i profumi dei cibi preparati secondo ricette che si riesce ricostruire.

Poiché gli ingressi sono contingentati, sarà necessario prenotare la partecipazione agli incontri acquistando il biglietto di ingresso attraverso il sito web.

Questo il link diretto a cui fare riferimento:

Per info: 010.2705300

SABATO 26 SETTEMBRE 2020 e DOMENICA 27 SETTEMBRE 2020 la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola sarà aperta al pubblico continuando a offrire la possibilità di visitare, oltre ai due piani nobili, le Cucine storiche, dopo alcuni mesi di necessaria chiusura.

Ai visitatori verrà data in omaggio una copia del volume Una cucina a Genova nell’Ottocento. Storia e cultura del cibo dai documenti dell’Archivio Spinola di Pellicceria sino ad esaurimento.